"I fatti nostri"
Notiziario della Scuola Media di Oulx-Bardonecchia-Sestriere
numero 1 - dicembre 2001
"I fatti nostri"
Notiziario della Scuola Media di Oulx-Bardonecchia-Sestriere
numero 1 - dicembre 2001
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Una breve presentazione.
Perché realizzare un nostro notiziario? Forse perché ci siamo accorti che non sempre riusciamo a comunicare tra noi, anche se siamo scuole dello stesso livello, inserite nel medesimo ambiente geografico ed in contesti sociali simili. Capita che ogni "sede" viva le proprie esperienze, senza conoscere quelle dei compagni, e magari scoprendo "dopo" che sarebbe stato bello condividerle con i coetanei e con gli amici (o almeno esserne informati!). Ecco, allora, lo scopo di un notiziario: raccontarci quello che succede a scuola, scambiarci osservazioni su esperienze e situazioni che viviamo oppure che ci fanno riflettere, comunicare e condividere, appunto, i "fatti nostri". Ma attenzione, il titolo non deve ingannare: non intendiamo isolarci dalla realtà che ci circonda, nemmeno da quella più lontana ed apparentemente estranea; al contrario vogliamo sentirci immersi in un mondo esteso, nello spazio e nel tempo, un enorme mosaico del quale siamo un minuscolo elemento. E proprio per questo che il nostro primo numero si apre con una riflessione su una situazione "più grande di noi", ma che non ci è estranea.
A tutti un augurio di buona lettura ed un invito a partecipare alla realizzazione dei prossimi fascicoli (i "pezzi" che si intendono proporre devono essere consegnati alla prof.ssa Mattioli per Oulx, alla prof.ssa Rossi per Bardonecchia ed alla prof.ssa Peloso per Sestriere). Ciao.
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DOPO L11 SETTEMBRE: pensieri sparsi.
"Stati Uniti: una giornata come tante a New York, fino a quando accade la tragedia. Ore 8,45 (le 14,45 in Italia): un aereo boeing 767 dellAmerican Air Lines si schianta contro una delle torri gemelle (Twin Towers) nel quartiere di Manhattan: Subito si pensa ad un incidente... Ore 9,45: un altro aereo, sempre dirottato, colpisce a Washington il Pentagono, che viene fatto evacuare assieme alla White House. Ore 10,07: cade la prima delle Twin Towers. Ore 10,10: un altro aereo precipita in Pennsylvania, anchesso dirottato...".
"Stavo tornando a casa in macchina quando sentii la notizia dellincidente alle Torri Gemelle di New York... Accesi subito la tele su CNN e le immagini che vidi mi fecero venire i brividi. Man mano le notizie erano sempre più gravi e pensai a cosa sarebbe potuto succedere dopo... Tremai tutto il pomeriggio, mi sentivo come un sasso in gola e quasi non riuscivo a pensare".
"A New York si comincia a scavare sotto le macerie, nel tentativo di trovare dei superstiti, ma si parla di migliaia di vittime... Venerdì 14 settembre in tanti paesi della NATO, ONU, UE vengono rispettati tre minuti di silenzio in segno di lutto...".
"Nella nostra scuola abbiamo osservato tre minuti di silenzio per voi; anche se non potranno restituirvi le perdite umane ed economiche, spero che la solidarietà delle persone che hanno fatto questo possa farvi sentire meglio e meno soli".
"Gli attentati dell11 settembre ci hanno lasciati sgomenti e confusi: come sempre succede nella sofferenza, non sappiamo se abbia senso cercare troppe parole, perché il dolore è dentro, e di parole ne sentiamo già tante... Eppure, forse, ci può essere di aiuto sfogare quello che proviamo...". E questa una parte di una traccia che è stata proposta in una classe per lo svolgimento di una verifica di italiano.
"Forse sarebbe meglio che fossimo come gli animali, che - secondo me - non commetterebbero mai atti così spregevoli"
"Il problema principale che ci poniamo adesso è sicuramente quello di sconfiggere una volta per tutte il terrorismo, che rovina il mondo con i suoi attentati".
"La guerra contro il terrorismo sarà lunga e difficile, perché - a confronto dellAmerica - i terroristi la combattono con determinazione, tattica, volontà e conoscenza dei media".
"Non pensate che tutti gli Islamici siano cattivi e spietati come quella piccola parte marcia. Tra loro ci sono anche tranquille famiglie che si amano e che non hanno nulla contro lAmerica".
"Tuttora continuo a guardare i notiziari, chiedendomi cosa succederà ancora e quante vittime ci dovranno ancora essere. E penso che se lumanità continuerà così, nella guerra e nellodio reciproco, presto scomparirà".
"Spero che questa guerra finisca presto, e che non se ne parli mai più".
(gli stralci pubblicati sono tratti da testi inviati da alunni delle tre sedi: Alessandro, Andrea, Luca, Lucrezia, Manuel, Roberto, Vittorio; li ringraziamo e ci scusiamo per essere stati costretti, per motivi di spazio, ad utilizzare solo una piccola parte dei loro "pezzi", tutti molto significativi).
COME TERRIBILE LEGGERE...! ("spizzicando" tra le esperienze dei ragazzi).
"Quando ero piccola la mia mamma mi leggeva delle fiabe di Walt Disney. La storia che mi colpì di più era quella di Cenerentola, una bambina che rimase orfana prima della madre e poi del padre. Visse con la matrigna, che la disprezzava e le faceva riordinare la casa... Quando iniziai a leggere, in prima elementare, questa fiaba mi piacque sempre molto. Da lì incominciai a leggere di tutto, ma preferisco leggere le storia a conclusione felice.
I luoghi dove preferisco leggere sono i prati in estate e dinverno la neve fresca, perché lì mi rilasso e mi concentro. La cosa che preferisco è essere a contatto con la natura.
A me non piace leggere i libri tutti di un fiato, ma preferisco saltare le pagine e spizzicare qua e là. Ammiro molto Pennac, perché la pensa come me; e anche il "decalogo" che ha scritto è molto interessante:
Pennac mi ha colpito perché è innovativo, ed io non ho mai trovato un autore che la pensi come me".
(da Sestriere, Beatrice)
"Mi piace leggere, ma devo ammettere che sono un po pigra, perciò non ho quasi mai voglia di incominciare; quando però mi decido non mi ferma più nessuno e non smetto, a meno che non sia proprio necessario... Mi piace leggere sul letto - magari sdraiata - i libri lunghi, ad esempio i romanzi; invece i giornali, che posso portare dietro senza paura di rovinarli, li leggo ovunque. Se sono riviste che mi interessano, molto spesso "spizzico", perché sono curiosa di vedere gli articoli più piacevoli. In fin dei conti il fatto di "spizzicare" non è un male, anzi è un "diritto": questi diritti sono stati scritti da Daniel Pennac e sono dieci... Pennac (che per di più è anche un professore) si è accorto che i suoi ragazzi (alunni) non leggevano molto perché consideravano la lettura come un grosso macigno da portarsi dietro. ... Vuole insegnare a leggere solo i libri che ci interessano, così da avere voglia di sprofondare nella lettura...".
(da Sestriere, Melania)
"Ho apprezzato Pennac per come riesce a capire noi ragazzi in modo molto semplice, e anche perché è un professore di liceo molto bravo e intelligente, perché sta tutti i giorni tra i ragazzi. Ora ho iniziato a leggere un nuovo libro intitolato "I ragazzi di Villa Emma", molto bello finora, e penso che comunque anche dopo mi piacerà. Questa è la mia ultima osservazione, che però io ritengo molto importante: imparate a leggere, e poi leggete e rileggete, che tanto vi servirà sempre".
(da Sestriere, Martina)
"Noi ragazzi della classe I B di Oulx stiamo leggendo il libro "ABBAIARE STANCA", di Daniel Pennac.
Esso parla di un cane di Nizza, Il Cane, che viene quasi annegato dal suo padrone. La cagna Muso Nero lo salva e lo alleva. Quando essa muore, Il Cane va in città a cercare una padrona. Dopo varie peripezie...
Leggendo il libro, che piace a tutta la nostra classe, ci sono venute in mente tante cose da poter fare:
non solo di prodotti ad uso e consumo degli animali, ma anche delluomo; foto curiose in cui uomini ed animali sono
in pose buffe e stravaganti; "temi" in cui parliamo del nostro miglior amico a quattro zampe.
PERCIO: se avete storie, barzellette, pubblicità, racconti vostri o di autore...sugli animali, MANDATELI ALLA CLASSE I B di Oulx!
GRAZIE
(da Oulx, Erica)
VENTO DAFRICA AD OULX
Il 6 ed il 7 novembre 2001 ad Oulx finalmente una visita, desiderata e preparata: noi della I B e della III B abbiamo incontrato, nella nostra scuola, il prof. Valentin Emog, Preside del Liceo Manengouba, della città di Nkongsamba, Cameroun. Siamo stati così coinvolti attivamente e in prima persona nel "Progetto Intercultura" dellIstituto Des Ambrois, insieme ad allievi più grandi del Liceo.
Lanno scorso abbiamo già avuto con la scuola africana un primo contatto cartaceo: presentazione della nostra classe, dei paesi in cui viviamo e di noi stessi... Abbiamo inviato in Cameroun il nostro dossier, scritto in inglese, una delle loro lingue ufficiali insieme al francese, sperando di poter avviare al più presto una vera e propria corrispondenza. Purtroppo abbiamo potuto constatare che vi sono grandi difficoltà pratiche, basti pensare che la postazione Internet più vicina al Licée è a 200 chilometri, e così i nostri progetti, intrapresi con molto entusiasmo, finora si erano arenati... E quindi con molto piacere che abbiamo potuto ora riannodare i fili interrotti.
Il Preside si è subito rivelato molto simpatico, comunicativo, informato e preparato. Indossando labbigliamento tradizionale, ci ha presentato gli aspetti salienti del modo di vivere, delleconomia e della cultura della sua Terra. Da vero e proprio animatore ci ha coinvolti in giochi e balli e ci ha fatto assaggiare alcuni cibi, quali le banane fritte a mo di patatine, e noi abbiamo ricambiato con una merenda preparata dalle mamme.
Ci ha colpito molto quando ha illustrato le norme che regolano la vita della sua scuola: gli studenti sono circa 3000, dai dodici ai ventanni, divisi in classi da 60/80 allievi ciascuna (!!). La disciplina è ferrea. Pensate che solo da tre anni sono state abolite le punizioni corporali, tuttavia esiste ancora un comitato di disciplina che, alla seconda mancanza grave dellallievo ne decreta lespulsione. Ricordiamo che frequentare la scuola in Cameroun è un PRIVILEGIO ed esserne allontanato un grande disonore. Sullimportanza data allistruzione scolastica non ci sono dubbi: infatti sul grande cancello dentrata della scuola si legge il motto: "DISCIPLINE - TRAVAIL - SUCCES".
Negli incontri individuali tra le due classi, il Preside ha ulteriormente approfondito vari aspetti della scuola e delle abitudini di vita, specialmente per quanto riguarda il confronto tra noi ed i nostri coetanei africani. Con la sua affabilità il Professore ha suscitato interesse e le ore sono trascorse troppo velocemente.
Alle due classi il Preside ha portato in dono la collana dellamicizia, composta da un frutto essiccato e da perle di legno; e noi abbiamo donato 25 copie del libro di narrativa, in francese, e bustine di semi di fiori. Il prof. Emog ci ha detto che è duso in Africa, per suggellare una nuova amicizia, piantare un albero. Questo ci ha suggerito lidea di acquistare una pianta dappartamento da tenere a scuola, che ogni giorno ci ricorderà che abbiamo degli amici, nel Sud del Mondo...
(da Oulx, allievi ed insegnanti della I B e della III B)
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STIAMO IMPARANDO IL "PRIMO SOCCORSO"
Ogni mercoledì, da qualche settimana, abbiamo la lezione di "Primo soccorso", che viene tenuta da un monitore della Croce Rossa Italiana. Questo simpaticissimo volontario viene ad insegnarci appunto i primi soccorsi che si possono dare ad eventuali incidentati. Inizialmente ci ha raccontato la storia della Croce Rossa e ci ha dato degli opuscoli sui comportamenti nelle varie situazioni di emergenza. Ci ha parlato della chiamata al "118" e ci ha detto anche che si deve sempre stare vicino al ferito, sostenerlo e parlargli, senza lasciare che si addormenti. Quando si è trattato di spiegare in modo pratico i comportamenti di fronte ad una persona svenuta, oppure con difficoltà di respirazione, il monitore ha fatto le dimostrazioni sui compagni che si sono prestati come volontari. Unaltra cosa che ci ha detto riguardava luso dei guanti, che il soccorritore deve avere per il rischio di infezioni. Ultimamente si è parlato di avvelenamenti, di ustioni, di medicazioni "di fortuna", di vaccinazione antitetanica e di tanti altri argomenti... Penso che queste lezioni ci serviranno per il futuro; sono state interessanti e mi hanno invogliato a saperne di più per poter aiutare gli altri.
(da Bardonecchia, Elena e Roberta)
Sono arrivati, durante la composizione del notiziario, altri pensieri sull11 settembre: vale la pena di leggerli. Chi scrive è la I A di Oulx.
"Come può un uomo credere a una religione come quella che ti premia se commetti degli atti malvagi per imporre a tutti la tua religione? Secondo me lAfghanistan, vedendo il successo degli Stati Uniti dAmerica, si è ingelosito un pochino" (Alessia)
"Mi ha colpito di più quando le persone si buttavano giù dalle finestre... Basta ammazzare! Basta picchiare!" (Noemi)
"Alcuni ragazzi che avevano i genitori che lavoravano nelle Torri Gemelle non li vedranno mai più" (Eros)
"Io nel 2002 dovevo andare sulle Torri Gemelle, ma non ci andrò, e non andrò neanche sulla Statua della Libertà, perché se distruggono anche quella con me sopra... Lodio non si può fermare; un uomo dovrebbe pensare da solo" (Andrea)
"Mi ha colpito di più il fatto che lAmerica non si è difesa... E penso che sia successo perché i terroristi credono che, facendolo, quando muoiono vanno in Paradiso" (Flavio)
"La cosa che mi ha colpito di più sono due persone che sono morte dandosi la mano: sono state ritrovate soltanto due mani strette luna nellaltra, ma appartenenti a due persone diverse" (Giulia)
"Io non trovo parole per descrivere ciò che è successo in America, perché poteva succedere in qualsiasi luogo e sullaereo potevamo esserci anche noi... Farei incontrare Bush con il presidente dellAfghanistan, così troverebbero un accordo a parole e non facendo la guerra, perché tanti civili in Afghanistan stanno vivendo in condizioni disumane e lo scoppio della guerra porterebbe alla morte certa tanti innocenti e la maggior parte sarebbero bambini" (Rita)
"La vendetta è crudele e non ho mai visto una cosa del genere; forse nei film, ma neanche... Se io avessi il potere, inviterei tutti a ragionare e gli direi che le situazioni non si risolvono con la violenza, ma parlando e ascoltando le idee degli altri" (Mattia)
"Se avessi il massimo potere per fare tutto, toglierei la vendetta e la violenza per dare tranquillità al mondo" (Stefano)
"Se fossi un bambino di New York, proverei molta tristezza nel veder venire giù solo polvere e macerie dal più grande simbolo degli Stati Uniti... Se succedesse una guerra, ci sarebbe molto da perdere e poco da guadagnare" (Davide)
"Il colpevole voleva che succedesse qualcosa di grave anche in America e non solo a casa sua, perciò li ha attaccati. Se fossi il più potente del mondo, giustizierei tutti quelli che fanno la guerra, ma li giustizierei nel modo più orribile che esiste" (Pietro)
"Per me la giusta punizione che devono avere è questa: devono stare in piedi per due o tre giorni, senza farli mangiare e bere; costruire una prigione solo per quel tipo di gente lì, un metro quadrato o anche meno, dieci topi infetti da varie malattie, così che non li possano mangiare; bisognerebbe solo dargli mezzo bicchier dacqua al giorno e mezza pagnottina un giorno sì e uno no, in pieno deserto... Io penso che questi fatti possono essere accaduti per invidia o per essere il più potente del mondo, ma anche il più stupido, perché gente così è proprio stupida..." (Alessandro)
"Io non so perché è successo, penso solo a quelle persone morte senza motivo... Con la violenza non si risolve nulla, ma con la forza di volontà, con le nostre parole..." (Marina)
"I bambini certe volte sono le uniche persone che trovano una via più giusta, perciò credo che in questo caso bisognerebbe dare ascolto anche a loro. I bambini hanno paura che qualche aereo andrà a schiantarsi contro la propria casa" (Micol)
"Se avessi il potere assoluto per un giorno, cercherei chi ha organizzato lattentato e lo condannerei, e con lui tutti quelli che lo seguono, perché non possono uccidere cinquemila persone e passarla liscia. Lo so che non è giusto, ma neanche quello che fanno i talebani è giusto" (Alberto)
"E soprattutto farei in modo che queste cose non esistessero... e non fabbricare armi e bombe, così la guerra non esisterebbe" (Andrea)
"Se fossi per un giorno la massima autorità mondiale, cercherei di tranquillizzare il mio popolo, cercherei di parlarne, al posto di usare questa violenza" (Jessica)
"Un ragazzo proverebbe terrore profondo per sé, per la sua famiglia, per i suoi amici..." (Eugenio)
"Se io avessi il massimo della potenza di comando, credo che non userei la violenza, ma prima chiarirei i fatti parlandone; se per caso non capissero, arresterei luomo e tutti gli altri che vogliono uccidere persone che non centrano niente; così le persone non dovranno più avere paura di uscire di casa ed essere uccise, così vivremo nella pace e nella serenità" (Simone)
"Direi a tutti gli islamici di consegnare Osama Bin Laden allAmerica e di pensare a quello che hanno fatto" (Denise)
"Aiuterei a risolvere i problemi, forse di fame, o forse qualche altro che gli porta questa rabbia contro gli Americani " (Denny)
"Partirei per lAfghanistan e darei a loro la possibilità di studiare, perché tutto questo è causato dallignoranza della gente" (Giada)
DIBATTITO SULLE..."DONNE"
Nicolò: "Senza la donna lesistenza umana sarebbe interrotta, non nascerebbero più bambini..."
Michele: "Certi uomini dicono che le donne devono stare solo in cucina, ma certe donne in cucina non sono capaci, e magari sarebbero brave a lavorare in ufficio".
Marco: "Ancora oggi alcuni uomini non sono daccordo sulla parità della donna; non vogliono che una donna li visiti, gli dia una multa, li accompagni con la macchina o dia loro degli ordini".
Gloria: "In molti paesi dellItalia le donne non potevano mangiare a tavola con il marito... Anche lanimale più docile del mondo, una volta chiuso in gabbia può diventare pericoloso e pronto alla ribellione...!".
Steven: "Le donne, oltre tutto, dopo aver finito di lavorare, devono pulire casa, accudire i bambini, lavare, stirare e fare ancora da mangiare!".
Eleonora: "Se la donna andava a lavorare, guadagnava, sì, più soldi, ma aveva anche molta meno voglia e molto meno tempo per i lavori di casa, perchè era più stanca e faticava di più nello svolgere i suoi ruoli di mamma e di moglie...!".
Valentina: "Potevano dire che le donne non avevano bisogno del diritto di voto, perché il marito si metteva daccordo con la moglie su chi votare, ma non tutte le donne si sposano: come la mettiamo?".
Camilla: "Si verificavano quindi grandi ingiustizie; un esempio è linfedeltà coniugale: se la commetteva la donna il marito poteva anche ucciderla; viceversa poteva anche essere motivo di vanto".
Martina M.: "Con lavanzare degli anni la donna cominciò a studiare di più; grazie a questo potè diventare maestra, medico, e cominciò a svolgere attività diverse, come la hostess ed il camionista".
Martina C.: "Quelle che studiano di più sono le donne e a volte anche nel lavoro ci sono più donne; svolgono anche le faccende di casa e accudiscono i loro bambini; sì, però la maggior parte è aiutata degli uomini".
Federico: "Di questo passo mi sa che cambierà ancora e saranno le donne, mi sa, che comanderanno noi e non più il contrario...!". (da Oulx)
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NOI E MADRE NATURA: ...che figuraccia!
"Anche noi mangiamo e beviamo proprio come gli altri animali; perciò non abbiamo il diritto di portargli via lacqua e il cibo. Ad ogni albero tagliato se ne pianta un altro, ma per ogni animale ucciso non se ne può creare un altr0" (Anne).
"Io considero luomo come un essere che riesce solo a distruggere le cose che sono state create, facendosi male da solo, come un cane che si morde la coda. Le meraviglie che distrugge sono anche le cose che lo tengono in vita"(Boris).
"Luomo senza Madre Natura non sarebbe potuto arrivare al punto in cui è oggi. Quando era primitivo senza gli animali non sarebbe potuto sopravvivere; quando ha cominciato ad allevare gli animali, di che cosa si sarebbero cibate le bestie, se non ci fosse stata lerba?" (Noemi).
"Da sempre esiste chi crede che la Terra appartenga alluomo e da sempre esiste chi crede che sia luomo ad appartenere alla Terra. Io penso che nè uno nè laltro sia superiore, sono soltanto diversi: mentre la Natura rimane intatta e uguale nel corso del tempo, luomo progredisce e migliora. Questo equilibrio viene però interrotto da chi approfitta di questi progressi per uccidere più animali o abbattere più alberi..." (Silvia).
"Perché gli uomini abbattono gli alberi? Perché gli uomini inquinano lambiente? Perché gli uomini non rispettano la Natura? Perché gli uomini gettano sostanze tossiche nei fiumi? Un giorno o laltro si accorgeranno degli errori fatti, ma sarà già troppo tardi" (Emanuele).
"Se ci pensate, luomo è mantenuto dalla Natura, che gli dà la possibilità di mangiare e di respirare. Ma noi cosa ne facciamo della Natura? La distruggiamo, la annulliamo" (Alessandro).
"Luomo, in grado di usare la tecnica, dominava la Natura e la sfruttava... Noi uomini chiediamo troppo alla Natura e prima o poi ce la farà pagare" (Davide).
"Cè chi dice che la conquista dei territori degli Indiani dAmerica sia stato un bene; certo, è stato un bene per i colonizzatori! Gli Indiani non avevano commesso niente di sbagliato nei confronti degli uomini bianchi, ma luomo bianco, con la scusa che gli Indiani erano incivili, ne sterminò molti" (Lawrence).
"Sì, certo, hanno costruito case, strade e ponti; ma con quale risultato? Distruggendo la Natura che lIndiano adorava e proteggeva come se fosse sua Madre. Tutto ciò che era intorno a lui era sacro; gli alberi e gli animali erano suoi fratelli, la Terra sua Madre" (Gaia).
Sestriere si fanno esperimenti di poesia...!
Le montagne Arriva linverno
Montagne, catene belle e temibili Ecco linverno, dal cielo grigiastro,
si stagliano, cime imperturbabili una polvere color alabastro
scavate e levigate dagli eventi, ricopre la punta delle montagne,
questo dolce calore di bianco. Dove prima cerano le castagne.
Lupo, ti diverti ad ascoltare i venti; Si vedono per le piste ragazzi,
questo piccolo lago ghiacciato che si divertono facendo i pazzi.
riflette le immagini. Gli aquilotti Il paesaggio è tutto imbiancato
dallo sbattere di fragili ali. E un altro anno è già passato.
Davide Francesca
Lieve la neve Le montagne
Lieve lieve cade la neve sulla Dolci montagne bianche e innevate
grande montagna vestita di bianco. Di zucchero a velo spolverate
Stende il suo grande mantello sulla Dal sorgere del sole sono baciate
valle che sembra guardarla con grande E al tramonto vengono addormentate
rispetto dai suoi pendii. Dinverno ci permettono di sciare
Bianchi e argentati scendono i E destate ci portate a camminare
ruscelli dallacqua limpida come Qui in compagnia, evviva, è bello stare
cristalli brillanti come diamanti. Anche pensando ogni tanto al mare.
Giuliano Aline
La montagna La mia città
Ecco mezzanotte, lora dei lupi Girando intorno alla Terra
Da lontano vengono suoni cupi Egli scoprirà
E la montagna bianca e grigiastra che la sua città
Ti ferma come una caduta su una lastra. Sempre lì sarà.
La notte è arrivata, più fredda che mai Trovando amici
Al mio compagno dissi: "cosa fai?" Girando dappertutto con tanti amici
Mi girai, ma lui non era lì dietro, Ti divertirai
Ma poi capii che era un sogno tetro. E in compenso viaggerai.
Patrick Alessandro
Il dolore Le montagne
Quando il dolore è durato tante ore In inverno vado in montagna a sciare
dentro me non lascia nessun calore Destate vado sul verde a camminare
Il dolore porta sempre un vuoto Con i miei amici che vengono dal mare
nel quale inesorabilmente io nuoto Dautunno vengono a raccogliere le castagne
Il dolore significa tristezza e Quando finisce il bianco spunta il verde
malinconia e spero che non venga a Quando finisce il verde spunta il bianco
casa mia, Dio ci aiuta ad affrontare il Nel verde i ragazzi si divertono come pazzi
dolore con forza travolgente. Nel bianco dalla gioia inventano lazzi.
Gabriele Marsida
"Monetina vecchia fa buon gioco": come trasformare un proverbio in una grande iniziativa...
Questanno lU.G.I. (Unione Genitori Italiani) ha promosso una simpatica iniziativa: la raccolta di monetine vecchie da riutilizzare. Con larrivi dellEuro le Lire non serviranno più a nulla, e così lU.G.I., con la collaborazione delle scuole della Valle di Susa, ha proposto di raccogliere tutte le monete inutili, dando dei salvadanai ai ragazzi, che hanno accettato con entusiasmo. Per il Natale i volontari andranno a ritirare i salvadanai pieni di monete, da "trasformare" poi in giocattoli per i bambini ricoverati allospedale pediatrico di Torino "Regina Margherita" (visto che molti giochi sono abbastanza rovinati). In più i ragazzi delle scuole medie hanno preparato vari oggettini per addobbare le camere dellospedale: angioletti in gesso e colorati a tempera; quadretti in cartone, con brillantini, palline, carta velina e molta fantasia; disegni da far colorare ai bambini più piccoli... Noi tutti ci abbiamo messo il cuore.... Con tutto ciò cerchiamo di rendere meno sgradevole la degenza di quei bambini in ospedale: anche se al chiuso e malati, passeranno comunque un bel Natale.
(da Bardonecchia, Giacomo e Martina)
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ANDIAMO AL CINEMA
Martedì 11 dicembre è stato proiettato al cinema Sabrina di Bardonecchia il recente film "Viaggio a Kandahar"; le opinioni dei ragazzi della terza sono diverse:
"A me questo film è piaciuto, anche se lho trovato pesante ed in alcuni casi difficile; è un film molto profondo... Mi hanno colpito molto gli ospedali, dove la gente senza gambe a causa delle mine cerca delle protesi, e, quando queste vengono paracadutate dallelicottero, tutti corrono e cercano di prenderle subito, le più belle, quella della misura giusta " (Luca).
"Questo film da un lato mi ha un po delusa, ma dallaltro mi ha fatto riflettere e pensare" (Francesca).
"Non mi aspettavo un finale del genere, e mi sono chiesto se la protagonista fosse riuscita a salvare la sorella...; ma grazie al discorso affrontato in classe ho capito ciò che lautore ha voluto dire: non tanto raccontare una vicenda, ma piuttosto presentare una situazione" (Amedeo).
"Mi ha molto stupito il fatto che il medico americano sia andato in Afghanistan per trovare Dio, un paese dove ci sono molte guerre per me non è tanto adatto per trovare Dio" (Alessandra).
"Mi ha fatto pensare luomo che si è inventato che voleva delle gambe finte per sua madre, e quindi ha rubato unopportunità a qualcuno che veramente aveva bisogno di un paio di gambe" (Fabio).
"Molti dicono che il finale non è stato bello, ma a me è piaciuto, perché ha risvegliato la fantasia che noi non azioniamo più tanto spesso" (Dalila).
"Allinizio mi è sembrato bello, anche se un po insolito, ma alla fine mi ha proprio deluso...; pensavo che questo film-documentario facesse vedere altre condizioni tipiche di quel paese" (Lucrezia).
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NOTIZIE BREVI DAL SETTORE SPORT
"Venerdì 26 ottobre 2001 si sono svolte ad Oulx le selezioni iniziali per i "Giochi Studenteschi" di corsa campestre. E stata, in questanno scolastico, la prima occasione di incontro fra gli alunni delle tre sedi della scuola media. Il percorso si effettuava sia nel campo da calcio sia in quello da golf; era di poco più corto per i più piccoli.Quel venerdì faceva freddo. Le gare si sono svolte regolarmente, seguendo lordine stabilito. Ad ogni fine corsa i concorrenti andavano a bere un bicchiere di tè caldo offerto dalla scuola. Alla conclusione di tutto i vari gruppi si sono organizzati per ripartire verso le rispettive scuole. I partecipanti che si sono qualificati andranno a Ferriera di Condove, quindi i primi dieci di questa selezione "proseguiranno" verso Torino.Per chi non si è qualificato lappuntamento è per lanno prossimo: un caro saluto, allora, ai ragazzi di terza, che non ci dovrebbero più essere,... ma non si sa mai"(da Bardonecchia, Fabio).
"Sabato 1 dicembre si è svolta la Fase Distrettuale della corsa campestre, a Condove. Alla gara partecipavano diversi alunni dellIstituto Des Ambrois. Allinizio siamo andati tutti a fare il tifo per i cadetti; poi è arrivato il turno della mia categoria. Terminati i due giri di gara abbiamo bevuto un buon the caldo con biscotti. Alla conclusione di tutte le prove cè stata la premiazione, con la consegna ai primi tre concorrenti di bellissime medaglie. Poi cè stata lassegnazione di un TROFEO allIstituto che aveva qualificato più ragazzi: questo trofeo è stato dato proprio alla nostra scuola!! E stato bellissimo" (da Bardonecchia, Martina).
MINI-STORIA E PARERI DIVERSI su sestriere.
"Il senatore Giovanni Agnelli ed il figlio Edoardo decisero di realizzare una stazione invernale: Sestriere, che fu creata nel 1937. Quattro funivie portavano allAlpette, al Sises, alla Banchetta, al Fraiteve, ed attiravano una clientela nazionale ad alto livello. Altre date successivamente importanti: 1951, trionfo di Zeno Colò nella discesa libera ai piedi del "Rio Nero"; 1967, battesimo della Coppa del Mondo; 1987, "doppietta" di Alberto Tomba in gigante e slalom; 1997, Campionati Mondiali".
(Francesco)
"Sestriere era molto popolata negli anni passati ed i turisti la apprezzavano maggiormente; era più bella da vedere e per i divertimenti era lideale. A sentire le opinioni degli anziani, in passato ci si divertiva di più, e vorrei che il Comune aumentasse le attrattive turistiche".
(Francesco)
"A Sestriere ci sono poche attrattive turistiche (...). Lideale sarebbe sostituire i campi da tennis e metterci al loro posto una piscina coperta più lunga dellaltra".
(Sonia)
"Sestriere è un bel paesino di montagna, ma ultimamente il modo di edificare è di pessimo gusto. Secondo me Sestriere sta diventando, da paese, a città; ad esempio il nuovo residence toglie ai turisti tutto il panorama della vecchia chiesetta".
(Gabriele)
"Le pensioni non esistono più, perché sono diventate alberghi a tre stelle".
(Pier Paolo)
"Il Comune non si occupa abbastanza dellambiente, mentre dedica troppi sforzi alleconomia ed allamministrazione di Sestriere".
(Roberto)
"Leconomia a Sestriere è basata principalmente sul turismo. Grazie ad esso molta gente viene da ogni parte dItalia ed anche dallestero. Lattività economica si riferisce anzitutto alla stagione invernale; a Sestriere sorgono impianti sciistici, e diversi alberghi sono aperti per dare a chi viene conforto, ospitalità ed ogni genere di divertimento. In pratica, tutti vivono con la neve".
(Massimo)
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Per concludere: "VACANZE DA CANI"
Molte famiglie oggi possiedono degli animali domestici, ma laffetto per questi animali sparisce nel momento in cui esse devono partire per le vacanze e questi animali diventano degli oggetti da abbandonare. Qualcuno si affida alle pensioni per animali, ma la maggior parte li abbandona per strada, senza preoccuparsi dei rischi a cui andranno incontro. I più fortunati finiranno nei canili, altri moriranno negli incidenti o per la fame. Ogni anno i telegiornali ripetono le stesse raccomandazioni, ma sono sempre tanti quelli che decidono di abbandonare i propri animali. Vorrei che un giorno queste persone provassero quellesperienza: senza soldi, da soli, girando per le strade, sicuramente capirebbero la sofferenza di quei poveri animali.
(da Sestriere, Francesca)
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Ci scusiamo con tutti coloro che hanno inviato materiale per il notiziario, visto che varie parti dei loro testi sono state "tagliate" e si è dovuto procedere ad una inevitabile scelta: da parte di qualche classe è arrivato più materiale del previsto, altre invece si sono dimostrate più "timide". Comunque lintento è stato di dare a tutti uguali opportunità. In vista dei prossimi due numeri dellanno fateci avere soprattutto informazioni e commenti sulle attività svolte nelle rispettive sedi. Grazie a tutti (anche a Sara, che ha curato le illustrazioni di questa edizione).