La straordinaria storia delle Alpi e dell'Oceano prealpino
Percorso n. 6
[primavera, estate, autunno - trekking] |
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Oulx - Gad - Salbertrand - Oulx |
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Aspetti principali: Geologia, Botanica, Zoologia, Storia
Grado di difficoltà | medio |
Lunghezza | 5.000 m |
Dislivello | 150 m |
Tempo di percorrenza | 4 ore |
Periodo | primavera, estate, autunno |
Il percorso si snoda a partire da Gad sul “Sentiero dei Franchi”, nel territorio del Parco del Gran Bosco di Salbertrand, ed è in alcuni tratti particolarmente esposto, bisogna quindi essere adeguatamente attrezzati con scarponcini e bastoni, per i gruppi è indispensabile l’accompagnamento di un guardaparco.
Partendo dalla piazza delle scuole di Oulx percorrere la statale verso Torino fino alla frazione Gad, superata la quale deviare a destra in una stradina che parte subito prima dello svincolo dell’autostrada A32. Dopo pochi metri incontreremo una chiesetta sconsacrata poi si prosegue fra prati e radi cespugli di latifoglie, superato l’incrocio con la strada del depuratore, il bosco incomincia ad infittirsi e, con l’avvicinarsi con le pareti rocciose e l’esposizione a nord, assume quelle caratteristiche tipiche del Gran Bosco. Prima di inoltrarsi sul Sentiero dei Franchi vale la pena fare la piccola deviazione per vedere il lago del Gad, invaso sorto in seguito alle opere di estrazione della ghiaia, alimentato da sorgenti sotterranee, che spesso ospita avifauna varia e differente dalle specie autoctone, non è raro osservare germani, aironi ed anche cormorani.
Proseguire quindi in direzione del poligono di tiro dal quale un piccolo ponte in legno vi permette di attraversare il fiume, quindi dirigersi sul sentiero a sinistra. Superata una prima rampa, il percorso si sviluppa ad un centinaio di metri sopra e parallelo al fondovalle. Ci si trova in un fitto bosco di aghifoglie abitato da un branco piuttosto numeroso di camosci che con un minimo di fortuna è possibile incontrare anche a distanza ravvicinata. Da qui si possono fare interessanti osservazioni sul fondo della valle che in questo punto presenta il caratteristico profilo a U dovuto all’erosione del ghiacciaio che nell’ultima era glaciale scendeva verso valle, in questo tratto con una potenza di più di 500 metri, ed arrivava fino a Rivoli. Dopo circa due Km il sentiero scende in un’ampia radura nel Comune di Salbertrand, qui si vedono tracce, ma a volte sono presenti i tipici abitanti della zona, caprioli e cervi. Poco sopra la radura , nascosto dal fitto bosco c’è lo splendido laghetto della “ghiacciaia”, si tratta di un piccolo invaso artificiale ottenuto deviando il torrente che fino alla fine della seconda guerra mondiale veniva utilizzato per produrre ghiaccio, che veniva poi stipato nel sottostante edificio, ed in seguito trasportato in treno a Torino dove era venduto per raffreddare le “ghiacciaie”, precursori dei nostri frigoriferi.
Terminata una meritata sosta, ci si avvia verso l’abitato del paese, dove meritano una visita il vecchio mulino, recentemente recuperato nel pieno rispetto dell’architettura originale, ed il forno.
In seguito molto interessante è la visita alla sede del Parco del Gran Bosco, dove grazie ad una serie di diorami sarà possibile osservare con calma e a distanza ravvicinata i principali vertebrati che vivono nella valle compreso il lupo che da pochi anni ha fatto ritorno in questo ambiente occupando il suo tipico ruolo al vertice della catena alimentare.
Terminata la visita dirigersi alla stazione per prendere il treno che ci riporterà al punto di partenza.