Esercizio n. 8

Leggi il breve racconto che ti proponiamo...

 

Lettura...

Il gatto nero

Stavo camminando tra le darsene di quel lurido porto, quando un gatto nero attraversò il mio cammino. Mi fermai. Pensai bene di tornare indietro e di fare un altro giro. Presi per il ponte Embriaco ma appena svoltato, eccolo di nuovo davanti a me, quel maledetto gatto nero. Finsi di nulla e cambiai ancora strada. A passi veloci mi diressi verso la calata dei Mille. Non riuscii neppure ad arrivarci: quella bestia infida mi pareva sempre sui miei passi.

 Ovunque andassi, ovunque tentassi di fuggire quel gatto nero mi seguiva. Era un’ossessione. Mi guardava di traverso, mostrando i denti, soffiando e inarcando il dorso. Mi prese la paura. Iniziai a correre verso il Molo 12. La maledetta bestiaccia era già là, davanti a me, mi aveva preceduto.

Voi certo penserete che io sia superstizioso all’eccesso, in modo quasi maniacale e che siano tutte stupidaggini. Non è vero, ve l’assicuro. Se un topo come me incontra un gatto nero, quasi sempre finisce male.

Ora scusate, ma ho da fare. Squit.

 

(da L. Beccati, La notte dei commercialisti viventi, Baldini & Castoldi, Milano 1995)

I

Ora prova a riscriverlo dal punto di vista del gatto nero.

 

COME FARE: Comporre l'esercizio con il programma Microsoft Word (o altro elaboratore di testi), salvare il file e far pervenire al Docente per posta elettronica o secondo gli accordi presi.
 

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