Comunicato Stampa del 27/01/2003
La scomparsa di Aldo Bianco
Venerdì 24 gennaio Oulx ha dato l'estremo saluto al professor Aldo Bianco, prematuramente scomparso, dopo breve ma dolorosa malattia, ad appena 62 anni.
Una folla silenziosa e commossa ha seguito il rito funebre che in ogni suo momento ha testimoniato cosa sia stato per Oulx e per il Liceo Des Ambrois il prof. Bianco.
Da alcuni anni in pensione, insegnante di scienze, vicepreside da sempre, eletto di anno in anno per acclamazione, presente ogni volta in cui c'era bisogno di una firma, un chiarimento, una parola, un problema da risolvere. Poche parole, sorrisi misurati nascosti sotto ai baffi ispidi, apparenza ruvida che sapeva celare grande saggezza, profonda cultura e costante disponibilità, prima per il mondo della scuola, poi per la vita del paese, che lo ha visto serio consigliere comunale, fino alla fine.
Promotore, insieme ai colleghi di quegli anni, della rinascita del Liceo Des Ambrois, diventato "Sperimentale" anche per merito suo, è stato, fino a ieri, la vera memoria storica dell'Istituto. E il debito di gratitudine che il Des Ambrois ha con il prof. Bianco è stato bene espresso dalla presenza al funerale dei numerosissimi insegnati ed ex insegnati, dai tanti ex allievi, dai loro genitori, dall'ex preside Roberti, dalla bara, portata a spalle proprio dai colleghi, dai tanti occhi lucidi che hanno accompagnato l'ultimo saluto, affettuoso e commosso, del Preside Ainardi.
"C'è Aldo?" domanda che Ainardi ha rievocato e che per anni, quotidianamente tutti "quelli" del Des Ambrois hanno posto, passando in segreteria. Di Aldo c'era sempre bisogno. E Aldo c'era sempre, così come continuerà ad esserci, nella memoria e nel cuore di quanti hanno avuto il privilegio di stargli accanto per un tratto di strada.
Comunicato Stampa del 27/01/2003
"... Prima si impara a viaggiare, poi si viaggia per imparare... "
Una mostra del Des Ambrois
Sabato 18 gennaio, in occasione del convegno " Vivere il Des Ambrois, 20 anni di intercultura", tenutosi nella sala consigliare del comune di Oulx, è stata inaugurata la mostra fotografica allestita da 6 ragazzi delle classi 4 A e 4 C del liceo L. Des Ambrois: Martina Torelli, Carolina Casse, Paolo Formaggioni, Andrea Cassi, Marco Odiardo e Marco Mainardi, che, accompagnati dalla professoressa Laura Pasquino, hanno partecipato all'ultimo scambio avvenuto tra il liceo di Oulx e il liceo "Leonardo da Vinci" di La Paz, in Bolivia.
Il 25 gennaio, la mostra è stata trasferita al Palazzo delle feste di Bardonecchia, in occasione della rappresentazione teatrale "A Guernica" di Beppe Gromi, dedicata alla giornata della memoria.
Le fotografie scattate dagli studenti e dalla professoressa riprendono paesaggi e ambienti suggestivi, vedute dall'alto di Machu Picchu, persone, folclore e tradizioni del posto; un paese del Terzo Mondo che, osservato attraverso l'obiettivo di una macchina fotografica, pare irreale e fantastico, dove la natura, ancora intatta, acquista fascino e sovrasta anche la miseria con la quale quel mondo quotidianamente e drammaticamente deve fare i conti.
I ragazzi prendono spunto da passi di scrittori, poeti e cantanti, italiani e stranieri, per commentare gli scatti fotografici. Tra gli altri Heat Moon, che intitola la mostra, Ungaretti (cerco un paese innocente...), Conway (noi possediamo i luoghi che abbiamo visitato, li portiamo con noi nel ricordo e diventano una fonte del nostro essere), Pessoa (guarda da lontano la vita senza mai interrogarla) e poi, ancora, Pasolini , Sepulveda, Fossati, Saba, Dickinson, Gorkij: frasi di grande impatto che, associate con accuratezza alle fotografie, diventano spunto di riflessione.
La mostra resterà esposta a Bardonecchia fino al 15 febbraio e sarà possibile visitarla in orario di apertura del Palazzo delle Feste.
Giulia Salani
Comunicato Stampa del 27/01/2003
Giornata della Memoria
Noi, insegnanti del Des Ambrois di Oulx, riuniti in Collegio docenti i giorni 21 gennaio e 23 gennaio 2003, ribadiamo uniti la nostra condanna ferma ed esplicita per l'aggressione razzista mossa nella notte del 22 dicembre da un gruppo di violenti contro Manuel e per ogni altra violenza gratuita o dettata da qualunque forma di discriminazione.
L'inciviltà dell'episodio ci offende. La vigliaccheria e la stupidità di quelle botte ci indignano. Il vuoto siderale che alberga negli aggressori ci inquieta.
A Manuel e alla sua famiglia, e quanti oggi siano vittime della stessa violenza, va la nostra partecipe solidarietà.
Oulx, 27 gennaio 2003, Giornata della Memoria.
Pietro Ainardi, Paolo De Marchis, Saverio Amato, Barbara Debernardi, Marina Longo, Piero Gorza, Laura Pasquino, Carlo Villavecchia, Marco Goffi, Sara Grisa, Giampiero Brengetto, Andrea Cascelli, Maria Cristina Chicco, Piera Cianfarani, Federica Marocco, Monica Rasero, Pieranna Casentino, Paloa Demagistris, Elisabetta Enrico, Danilo Cappelli, Anna Maria Giardina, Susanna Marchetti, Vera Rumiano, Paola Masera, Silvia Massara, Giulia Piovano, , Carla Robba, Doriana Tassotti, Maria Sciacca, Vincenza Maucieri, Gualtiero Poletti, Guido Bisacca, Gianni Boschis, Vera Poli, Maria Rosaria Gelormini, Valentina Vetrugno, Giacomo Cavaglià, Alessandra Ghio, Milena Francou, Paola Bonaudo, Barbara Pasquinelli, , Luca Miserere, Patrizia Chiapuzzi, Claudia Martra, Giorgio Maida, Marzia Martinelli, Gabriella Spanò, Elena Mutti, Rosanna Melleri, Anna Rumiano, Felice Dana, Paola Francois, Donatella Rocca, Rosaria Di Cara, Cristina Ricagni, Vanda Allemand, Claudio Perozzo, Claudia Chin, Maria Luisa Vespa, Fiammetta Colli.
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Gli studenti dell'Istituto Superiore Des Ambrois di Oulx, riuniti in Assemblea d'Istituto il giorno 17 gennaio 2003, hanno deciso una raccolta firme, come gesto di solidarietà, per mostrare indignazione verso un atto di razzismo e di prepotenza in generale. La paura del diverso può svanire solo diffondendo la cultura della non violenza.
La violenza, come anche il razzismo, è una forma di etnocentrismo portato alle estreme conseguenze e supportato da pregiudizi che, lasciando ancora aperta una piaga nella coscienza dell'umanità, si ripresentano ormai troppo spesso mediante nuove manifestazioni di disprezzo, di intolleranza e di emarginazione. Se anche tu vuoi porre fine a questo circolo vizioso, metti la tua firma.
Seguono 241 firme
Il quaderno è stato depositato presso la Presidenza dell'Istituto Des Ambrois di Oulx lunedì 278 gennaio 2003, Giornata della Memoria.
Comunicato Stampa del 27/01/2003
In occasione della giornata della memoria una rappresentazione contro la guerra del gruppo "Fabula Rasa"
A Bardonecchia il teatro dice no alla guerra
Il 25 gennaio a Bardonecchia, presso il Palazzo delle Feste, in occasione della giornata della memoria, ha avuto luogo "A' Guernica", una rappresentazione teatrale del gruppo "Fabula Rasa". La presentazione dell'opera ha visto due brevi interventi del professor Gorza e del professor Amato, docenti dell'Istituto Des Ambrois di Oulx, copromotori, insieme al Comune di Bardonecchia, della mattinata di riflessione sui temi dell'Olocausto e della guerra.
Il bisogno di rivolgersi ai giovani, per non eliminare il passato e imparare a capire quando nel presente nuove figure oscure compaiono all'orizzonte, per cercare di evitarle, sono stati i temi comuni dei due discorsi. Prima dell'inizio dello spettacolo, inoltre, la professoressa Longo, a nome di tutto il Collegio docenti del Des Ambrois e Susanna Castellini, rappresentante alla consulta provinciale dell'Istituto, hanno presentato una raccolta di firme contro la violenza e la discriminazione razziale. Poi, i primi attori hanno cominciato a recitare, in mezzo al pubblico, prima di salire sul palco.
Nel corso della rappresentazione il pubblico è stato colpito dalle forti emozioni che la compagnia ha saputo trasmettere: dall'arpa celtica suonata dalla giovane Matilde Daniele, ai balletti e alle scene piene di tensione e dolore usate per raccontare condanne e violenze. La guerra ha così assunto un valore molto diverso da quello trasmesso solitamente per mezzo dei media. Tutto si è tinto di rosso, come il sangue, e di nero, come la morte. L'impegno mostrato dal gruppo, sotto l'attenta regia di Beppe Gromi, ha reso suggestivo ogni movimento degli attori, alcuni dei quali allievi del laboratorio teatrale dell'Istituto Pascal di Giaveno.
Al termine dello spettacolo una rappresentante delle Donne in Nero, associazione non violenta nata in Israele nel 1988, caratterizzata da una forte opposizione alla guerra e al militarismo, ha arricchito questo giorno della memoria ricordando come e per quali scopi la fondazione ha avuto inizio. Un'attrice del gruppo teatrale ha poi letto una mozione all'ONU fatta proprio dalle Donne in Nero nel maggio del 2002. All'uscita dal teatro, i numerosi spettatori, hanno potuto inoltre ammirare la mostra fotografica del viaggio-scambio di alcuni alunni del Des Ambrois in Bolivia, trasferita per l'occasione da Oulx al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, La mostra resterà a Bardonecchia sino a metà febbraio.
Davide Favaro
SCHEDA
Le Donne in nero, nate nel 1988, ai tempi della prima Intifada, in Israele, sono oggi rappresentate in tutti i continenti. Il gruppo torinese manifesta in nero e in silenzio, l'ultimo venerdì di ogni mese, in via Garibaldi, angolo via XX Settembre, dalle 18 alle 19.
Le Donne in nero...
Rifiutano la logica del nazionalismo e delle armi
Scelgono di parlare in prima persona
Assumono una responsabilità individuale rispetto alla guerra e alla distruzione, all'odio, all'esclusione che essa comporta
Dichiarano attraverso il silenzio la loro radicale estraneità ai clamori della propaganda di un paese in armi
Espongono i propri corpi allo sguardo degli altri per testimoniare la concretezza e l'irriducibilità del proprio NO al militarismo e alla violenza
Vestono il nero come consapevole strumento di denuncia del prevalere di una cultura di morte
Manifestano perché ogni guerra non venga rimossa o dimenticata, perché una vera prospettiva di pace appare fragile ed incerta, e vede milioni di donne e di uomini, di diverse nazionalità, sconfitti nelle loro prospettive di esistenza.
Comunicato Stampa del 27/01/2003
La ragazza australiana
Al Des Ambrois è arrivata una nuova allieva
Samantha è una ragazza australiana di Perth, nel sud - ovest dell'Australia, che si trova in Valle di Susa da una settimana e che rimarrà in Italia sei mesi, fino a giugno. Ospite della professoressa di inglese del liceo Des Ambrois di Oulx, Doriana Tassotti e di sua figlia Erica, è arrivata in Italia grazie ad un'associazione privata, il BEC di Milano, che le ha permesso di trascorrere l'anno fra la maturità e l'inizio dell'università in un paese europeo e che le permetterà non solo di frequentare il liceo per la durata del soggiorno, ma anche di fare ad aprile un viaggio di cinque giorni a Roma.
All'arrivo Samantha ha incontrato non poche difficoltà, avendo studiato Italiano per poche settimane, prima di partire. "It was cold and dark when I arrived", ci dice, ricordando il brusco cambiamento di paesaggio e clima: quando è partita da Perth, infatti, c'era il sole e 39°. "Ero nervosa e preoccupata per la lingua", ci racconta ancora, "ma il fatto di incontrare nuove persone mi ha entusiasmata fin dall'inizio", e dunque la nuova allieva del Liceo non si scoraggia e prosegue il suo cammino. L'italiano non sarà, molto probabilmente, la via per uno sbocco professionale, ma rappresenta comunque un arricchimento culturale. Si apre così per il Des Ambrois una nuova possibilità di Crossing Borders: l'Australia. Samantha ha provveduto a fornire il recapito della propria scuola, che, come il liceo di Oulx, è molto in interessata agli scambi con l'estero: ne ha già effettuati con Francia, Giappone, Sudafrica e Germania. Essendo il BEC un'associazione privata, i costi sono comunque molto elevati. Con lo scambio fra scuole, invece, l'unico costo sarebbe il viaggio.
Nuove frontiere nell'emisfero australe aperte al Des Ambrois, dunque? Si vedrà
Maria Dyrvik Galliani