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Se giungiamo in primavera in questo prato, esso ci apparirà variopinto di specie erbacee nel loro massimo splendore: si tratta dei fiori più caratteristici della prateria alpina fra i quali i primi a fiorire sono i crocus e gli ellebori, seguono narciso, nontiscordardimè e bottondoro; dopo pochi giorni sbocciano fieno santo di montagna, trifoglio giallo, piselli dei prati, salvia dei prati, pedicularie, valeriane, cautia, vedovella selvatica, campanelle, ecc… E' una vera festa degli occhi…, anche per farfalle e api che banchettano favorendo l'impollinazione incrociata di tutte queste specie. Tra le farfalle abbiamo incontrato il macaone, le vanesse, la parnassius apollo, le fritillarie, ecc…

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Dal punto di vista geologico la Valle di Susa corrisponde al bacino idrografico del F. Dora Riparia; questo è composto da numerose valli tributarie che confluiscono insieme nella piana di Oulx. La morfologia del panorama risulta dalla sovrapposizione nel tempo di fenomeni di erosione dovuti dal modellamento glaciale che ha portato alla formazione nella Valle di un profilo prevalentemente a "U".

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L'erosione del ghiacciaio valsusino ha portato alla formazione dei circhi glaciali, alcuni dei quali ospitano ancora piccoli lembi di ghiacciaio, pittoreschi laghetti e spalle glaciali che interrompono con dei ripiani i versanti della Valle; qui spesso grazie alla presenza di vasti prati quasi pianeggianti sorgono delle borgate (Soubras, Monfol…). Tutte queste forme si sono costituite nel periodo delle grandi glaciazioni quaternarie (da circa 1.800.000 a circa 10.000 anni fa) quando, a più riprese, in concomitanza con climi freddi e nevosi i ghiaccia giunsero a occupare le vallate alpine sino alla pianura (anfiteatro morenico di Rivoli.

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