La straordinaria storia delle Alpi e dell'Oceano prealpino
Percorso n. 4
[primavera, estate, autunno - trekking] |
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Oulx - Soubras - Amazas - San Marco - Oulx |
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Aspetti principali: Geologia, Botanica, Zoologia, Storia
Grado di difficoltà | facile |
Lunghezza | 10.000 m |
Dislivello | 500 m |
Tempo di percorrenza | 6 ore |
Periodo | da aprile ad ottobre |
Pur non presentando particolari difficoltà, il seguente percorso può risultare piuttosto faticoso per via della sua prima parte che è in ripida salita, per cui, se il gruppo di gitanti non è troppo numeroso, conviene farsi accompagnare da un pulmino fino alla borgata di Pierre Menaud e da qui intraprendere in piena tranquillità il resto del percorso.
Da Pierre Menaud proseguire sulla strada che conduce al Cotolivier e dopo un centinaio di mt dalla borgata, al primo bivio prendere sulla sinistra la stradina che si inoltra nel bosco, all’inizio della quale una bacheca ci illustrerà quelle che sono le caratteristiche naturalistiche del percorso. All’APT di Oulx è in distribuzione gratuita un opuscolo che ci indicherà in 5 tappe delle osservazioni peculiari su flora, fauna, geologia e storia di questi luoghi.
Arrivati a Soubras un’altra bacheca ci racconterà particolari antropici di questa borgata oggi abitata solo durante il periodo estivo. Questa parte di passeggiata si snoda su una sorta di balconata che corre parallela alla ss. 24 tra Oulx e Cesana e ci permette di osservare molti particolari dell’alta valle, tra i quali i Monti della Luna ed il Monte Chaberton, protagonisti del progetto “I Monti nati dal Mare”, la particolare posizione dell’abitato di Sauze d’Oulx, la caratteristica forma a U della valle verso Susa, testimonianza del passaggio dei ghiacciai che si spingevano fino a Rivoli nel corso delle glaciazioni del quaternario.
La prima parte del percorso si snoda in un fitto bosco di conifere, ma ad un tratto, dopo una curva il paesaggio cambia completamente, ciò è dovuto al variare dell’esposizione del versante che da qui fino ad Amazas è verso sud; ciò lo rende molto asciutto, e molto più caldo di quello opposto, di conseguenza la vegetazione che riveste questi pendii è costituita prevalentemente da arbusti (rose canine e uva spina) e latifoglie(aceri e sorbi) disperse in vasti prati nei quali all’alba e al tramonto pascolano tranquilli branchi anche numerosi di cervi e piccoli gruppi di caprioli, e quindi, da pochi anni la zona è frequentata, come indicano i resti delle predazioni, anche dal lupo. Non è raro osservare nella valle il volteggiare dell’aquila e di altri rapaci impegnati nella caccia alla preda.
Se percorrerete questo itinerario nella tarda primavera, lo spettacolo della fioritura vi incanterà, in questo momento i prati sono completamente ricoperti di milioni di fiori di tantissime specie diverse, tra le quali molte rarità come le numerose e bellissime orchidee.
Giunti a Soubras, dopo l’osservazione della chiesetta isolata che è dedicata a San Barnaba, merita una visita il paese, con una bella fontana ottagonale del 1857, una macina con il caratteristico giogo per il mulo, la prevostura con un affresco, purtroppo in brutto stato di conservazione. Questa visita fa riflettere circa il destino di tutte le borgate della valle, che non essendo nelle zone interessate dagli sport invernali, a partire dagli anni ’50, si sono trovate ad essere completamente abbandonate. Superato un arco, la strada a sinistra conduce a valle verso Amazas. Si procede scendendo velocemente a valle su un percorso con molti tornanti immerso in un bucolico panorama di praterie intervallate a radi boschetti di latifoglie. In circa mezz’ora si giunge ad Amazas, altra piccola borgata, il cui destino è stato migliore di quello del Soubras per via del facile accesso e della vicinanza con la statale 24 tra Oulx e Cesana. Qui molte baite sono state ristrutturate e nei periodi di vacanza ci sono parecchi abitanti anche se, poiché molto infossato, il borgo risulta poco panoramico e assolato specialmente nel periodo invernale. Completata la visita del borgo proseguire verso la statale e seguirla per poche decine di metri in direzione Oulx, quindi attraversarla e intraprendere la mulattiera che sale nella valle del Rio Nero.
Nel primo tratto di questa stradina sono facilmente osservabili le briglie di contenimento che sono state fatte nel letto del rio per impedire il ripetersi dei danni che in questi ultimi anni esso ha provocato alla statale ad ogni grossa pioggia. Superati due tornanti, al primo incrocio proseguire verso sinistra lungo una viottolo che corre parallelo alla statale ma 100 metri più in alto.
Di qui il percorso si snoda pianeggiante tra prati e boschetti di faggi e betulle offrendo uno splendido panorama sul monte Seguret che domina Oulx e sul quale sono ben visibili le grandiose grotte dovute ai fenomeni carsici e cioè all’opera di solubilizzazione generata dall’acqua sulle rocce calcaree.
Dopo circa 2 Km si raggiunge l’abitato di S. Marco, frazione di Oulx sulla strada per Sauze d’Oulx. Proseguire per Oulx, superata l’ultima casa della borgata si può scendere più agevolmente per una ripida mulattiera che in una decina di minuti ci condurrà nel borgo vecchio di Oulx, davanti alla chiesa parrocchiale…. Scendendo si arriva alla piazza del paese, davanti alle scuole e si chiude così l’anello.