La straordinaria storia delle Alpi e dell'Oceano prealpino
Percorso n. 8
[primavera, estate, autunno - trekking] |
|
Oulx - Beaume - Auberge - Beaume |
|
Visualizza la cartina | Galleria fotografica |
Aspetti principali: Geologia, Botanica, Zoologia, Storia
Grado di difficoltà | impegnativo |
Lunghezza | 10.000 m |
Dislivello | 500 m |
Tempo di percorrenza | 6 ore |
Periodo | primavera, estate, autunno |
Si tratta di un percorso ad anello con partenza ed arrivo alla frazione Beaume di Oulx, per il quale è necessaria una buona forma fisica poiché, una volta abbandonata la provinciale Bardonecchia-Salbertrand dopo circa 1 Km dalla località Beaume, il sentiero sale molto ripido verso la località Auberge, che è costituita da un piccolo gruppo di abitazioni del '700 circondate da prati scoscesi.
La salita avviene attraversando un bosco rado di pino silvestre esposto a est, e tratti di calcescisti; giunti a Auberge si impone una sosta per riprendere fiato ed osservare la sottostante piana di Oulx con la confluenza delle valli della Ripa e della Dora che presentano le conformazioni tipiche delle valli fluviali a V (valle della Ripa) e glaciali a U (valle della Dora verso Salbertrand). Si può inoltre osservare la gigantesca paleofrana sulla quale sorge Sauze d'Oulx che continua con gran lentezza a scivolare verso valle come testimoniano alcune case di via Vittorio Emanuele a Oulx che in parte sono state evacuate a causa del pericolo di crollo ormai imminente. Questa è una testimonianza della fragilità dell'ambiente montano e della sua naturale tendenza al dissesto idrogeologico. Si tratta quindi di studiare e realizzare interventi adeguati per la tutela di questo ambiente.
Si prosegue quindi per il sentiero che porta all'attraversamento del rio Seguret che nel corso di milioni di anni ha scavato l'orrido della Beaume, là dove partono le "canale" (interessante esempio di sfruttamento dell'uomo delle risorse ambientali, queste condotte fatte di tronchi cavi talvolta sospese anche a molti metri dal fondo valle portano da tempo immemore acqua alla borgata di Beaume che non ha altre fonti).
Superato il rio Seguret il sentiero, piuttosto stretto e su un pendio molto scosceso , arriva ad una caratteristica cava di gesso parzialmente in grotta che offre un'altra possibilità di approfondimento dal "vivo"; questi depositi si sono formati per evaporazione di acque salmastre in ambiente di laguna quindi anche qui in un passato molto remoto, c’era il mare...
Si prosegue ora in ripida discesa verso l'abitato di Beaume, prima di raggiungere il quale si attraversa una cava all'aperto di micascisti che venivano estratti in forma di grosse lose per le tipiche coperture dei tetti delle case della Valle.