Indietro.gif (940 byte) Avanti.gif (933 byte)

PrimaTappa.gif (4629 byte)

A poche centinaia di metri dall’inizio del percorso, la quota, la falda acquifera quasi affiorante e l’esposizione nord del versante, favoriscono la crescita di un fitto bosco di conifere. Questa è una classe di piante legnose caratterizzata dall’avere il "seme nudo", cioè non protetto da un frutto come nelle più evolute angiosperme, ma inserito nelle "pigne", i coni femminili che si accrescono dopo l’impollinazione. Proprio la forma della pigna ci può aiutare nel distinguere fa loro gli abeti rossi o pecci, che le hanno pendenti e lunghe fino a 10cm.

Abeterosso.gif (53018 byte)

Questi alberi hanno una forma a cono regolare, corteccia bruno-rossiccia che si stacca in scaglie, foglie costituite da aghi singoli, lunghi fino a 2cm. verde scuro brillante; dal punto di vista economico nei molteplici usi cui viene destinato, ha un gran valore. In questo bosco essi sono intercalati ai larici, che in estate sono di un colore verde più chiaro, con aghi più morbidi, disposti a ciuffi di 20 o 30, lunghi fino a 3cm. che però cadono in autunno, dopo aver assunto il tipico colore giallo dorato. Le pigne mature sono brune di 4cm. circa. Altra pianta qui molto diffusa è il pino silvestre, dalla chioma rada e contorta che spesso in questi autunni è stata parassitata dalle "Processionarie", insetti allo stadio larvale, dalla forma di bruco, che costruiscono grossi nidi dall’aspetto cotonoso. Il nome Processionaria è dovuto all’allusione che tali larve hanno un movimento in lunghe file; è meglio non toccarle perché sono fortemente orticanti.

Ai piedi di questi "giganti" si possono osservare fiori molto particolari: le orchidee. Questa specie protetta fiorisce sia nel sottobosco che nei prati, sono molto differenti dagli altri fiori per colore e forma, infatti sono riuniti in grappoli, spighe, pannocchie o solitarie. In questo bosco si possono trovare alcuni esemplari fra cui: l’Aceras anthropophorum, la Cephalanthera longifolia, la Listera ovata e l’Orchis pallens.

Cervi.gif (20840 byte)

Con un po’ di fortuna si potranno incontrare anche gli animali che popolano quest’ambiente, come il cervo, il capriolo, il cinghiale, la volpe, lo scoiattolo, la nocciolaia, il picchio rosso, la donnola, la faina e il tasso. In caso contrario bisognerà accontentarsi delle molte tracce che questi lasciano al loro passaggio, come impronte, lasciate sul terreno umido, fatte, cioè i loro escrementi, o borre, pallottole di pelo e cibo rigurgitate dagli uccelli e anche i nidi. Le corna dei cervi sono prove della loro esistenza, ma sicuramente molto difficili da trovare rispetto alle tracce precedenti.

La circolazione sotterranea delle acque avviene grazie alla permeabilità a alla porosità dei terreni del versante, in gran parte di natura detritica e perciò predisposti ad accogliere copiose falde acquifere (corsi d’acqua sotterranei). Le falde alimentate in genere dalle precipitazione atmosferiche, sono più ricche in primavera grazie allo scioglimento delle nevi. Oltre che dalle condizioni tipiche climatiche della zona l’andamento delle falde è influenzato dalle caratteristiche dei terreni e dall’idrografia, quando il livello superiore della falda affiora si crea una sorgente.

Indietro.gif (940 byte) Avanti.gif (933 byte)