La straordinaria storia delle Alpi e dell'Oceano prealpino
Percorso n. 3
[invernale - racchette da neve / estivo - trekking] |
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Bousson - Rouilles - Thoures - Bousson |
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Aspetti principali: Geologia, Zoologia, Botanica, Storia
Grado di difficoltà | facile |
Lunghezza | 10.000 m |
Dislivello | 300 m |
Tempo di percorrenza | 5 ore |
Periodo | tutto l'anno |
Questo itinerario è realizzabile tutto l’anno, a piedi o con le racchette da neve a seconda della stagione, non presenta alcuna difficoltà, ma essendo la strada dell’andata in alcuni punti esposta a fenomeni di smottamento, è consigliabile, prima di mettersi in cammino, informarsi dello stato della stessa.
Dall’ abitato di Bousson, superare il ponte sul torrente Ripa, e prima del ponte successivo prendere la strada a destra per Lago Nero. Al primo bivio proseguire sulla sinistra per Rouilles. Si tratta di una vecchia strada militare sterrata che durante l’inverno viene battuta per la pratica dello sci di fondo. La strada si snoda per circa tre Km in lieve salita, immersa in un fitto bosco di larici e pini cembri, attraversa i rii Servierettes e Verneis ed offre un suggestivo panorama sull’abitato di Thures, capoluogo della valle nel quale è presente una bella chiesa e, negli ultimi anni, alcune abitazioni sono state recuperate nel rispetto delle tipologie costruttive originarie. Dal percorso sono chiaramente osservabili alcuni tratti nei quali il dissesto idrogeologico innescato dal rio Thuras sugli scoscesi e friabili versanti, costituisce un grosso problema sia per la strada che si sta calcando sia per quella che collega direttamente Thures a Rouilles; per mantenere operative le due strade sono stati fatti particolari interventi di ingegneria naturalistica che consistono nel sostenere le zone più franose con delle impalcature di tronchi tra i quali vengono piantati dei salici, piante che con il loro potente apparato radicale “legano” la struttura consolidando il tutto. Ciò nonostante il problema persiste specialmente nel versante solatio che è interessato, come altre parti della Valle di Susa da un’antica paleofrana che scivola lentissimamente sugli strati rocciosi più profondi determinando una generale instabilità dei suoli. Poco prima dell’ abitato di Rouilles, attraverso un bel ponte la strada si collega a quella che arriva dal versante opposto. Proseguendo verso l’alta valle, dopo poche centinaia di metri si incontrano le caratteristiche sorgenti ferruginose, che possono essere osservate anche in inverno perché, a causa della costante temperatura dell’ acqua (10°C) che fonde la neve, risultano evidentissime a causa del colore rosso mattone intenso dovuto alla presenza di sali di ferro che precipitano dall’acqua sul fondo e ai bordi del rio che nasce dalle sorgenti.
Con un po’ di fortuna da qui si potranno osservare i camosci che abitano sui versanti rocciosi del Monte Furgon e del Roc del Boucher che dominano la destra della valle. Non è raro vedere l’aquila e altri grossi rapaci impegnati nelle ricognizioni a caccia di prede e, d’estate, le numerose marmotte che abitano nelle tane scavate nei prati circostanti.
Dal punto di vista geologico le zone circostanti le sorgenti sono ricche di pseudocarniole, delle rocce chiare dall’aspetto spugnoso nate dalla solubilizzazione dei calcari sulla matrice dolomitica della roccia; queste rocce, chiamate comunemente “tufi”, in patois “tiure” potrebbero aver dato il nome alla valle. L’origine delle dolomie è subacquea, di barriera corallina, il monte Furgon, come lo Chaberton costituiscono la testimonianza dell’ambiente della loro origine . Da osservare ,a monte delle sorgenti, i particolari “torrioni” bianchi di gesso profondamente incisi dall’azione solubilizzatrice dell’acqua.
Il ritorno si può effettuare percorrendo la strada delle borgate che si raggiunge a monte dell’abitato di Rouilles e che attraversa le piccole borgate di Lause e Thures Gorlier, Rif Chenal, nelle quali sono state restaurate le cappelle e poche case, mentre purtroppo molte altre sono ancora in stato di completo abbandono, destino comune a molte vecchie case delle borgate più isolate della Valle che costituiscono una testimonianza della dura vita che i montanari conducevano in questo ambiente straordinario. Si possono comunque individuare i tratti caratteristici dell’architettura della valle, case a due o tre piani di pietra con fienili e tetti in legno.
Arrivati a Thures merita una visita la chiesa di S.Maria Maddalena con un bel campanile e meridiana, al cui lato c’è il piccolo cimitero all’ingresso del quale è incisa sul gradino una grande croce celtica. Interessante anche la grande fontana ottagonale con le caratteristiche incisioni delfinali sui lati.
Per tornare al punto di partenza proseguire sulla strada asfaltata in direzione di Bousson.
Con il variare delle stagioni l’ambiente subisce notevolissimi cambiamenti, si passa dal verde intenso costellato di fiori variopinti della tarda primavera, ai colori caldi dell’autunno che riempie di funghi il sottobosco al bianco candido della neve che normalmente ammanta la valle da dicembre ad aprile, ma sempre questo percorso ci offre straordinari e suggestivi panorami.