La straordinaria storia delle Alpi e dell'Oceano prealpino

9 Percorsi di scoperta...

Percorso n. 1

[invernale - racchette da neve]

Cesana - Monti della Luna - Capanna Mautino - Bousson

 
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La partenza per il Percorso n. 1

Aspetti principali: Geologia, Zoologia, Botanica

Questo itinerario invernale permette anche ai non sciatori di godere del fascino dell’alta montagna e di  scoprire le sorprendenti valenze naturalistiche dei Monti della Luna .

Si tratta di un itinerario non tracciato né sorvegliato, da percorrere quindi con cognizione delle situazioni meteorologiche e del rischio di valanghe

Grado di difficoltà facile
Lunghezza 10.500 m
Dislivello 800 m
Tempo di percorrenza  6 ore
Periodo  dicembre - aprile

Neve, roccia, boschi e un panorama incomparabile che spazia a perdita d’occhio tra le vette delle Alpi Cozie  al confine tra Francia e Italia….che si è originato, in seguito all’orogenesi alpina e successive azioni erosive degli agenti meteorici, a partire dal fondale oceanico della antica Tetide ligure della quale restano chiare tracce sul massiccio ofiolitico dello Chenaillet  (dorsale oceanica basaltica con evidenti colate laviche a cuscino-pillow, che poggia su uno strato di gabbri originatisi nel mantello superiore e sotto i quali affiorano localmente delle serpentiniti, antiche peridotiti, rocce primitive del mantello, idratate) e dello Chaberton e Roc Boucher (antiche barriere coralline che testimoniano, oltre all’origine marina, anche la presenza di un clima di tipo tropicale).

Questo itinerario prevede una salita in seggiovia che ci porterà alla cima del colle Bercia a quota 2248, il percorso si snoda quindi in discesa ed è di conseguenza, anche se piuttosto lungo, non  particolarmente faticoso.

Percorso: dall’abitato di Cesana dirigersi verso Bousson fino alla partenza degli impianti di risalita. Prendere la seggiovia per i “Monti della Luna” e proseguire con le due successive per Sagnalonga e per il Colla Bercia. Al termine di questa comoda ascensione ci troviamo a circa 100 m dal Colle che, sebbene non sul tracciato proposto, merita la breve deviazione per ammirare l’incantevole panorama a 360° che si gode dalla sua sommità.

Dal Colle Bercia si gode di uno straordinario panorama a 360°, partendo dall’imponente mole dolomitica dello Chaberton e ruotando in senso orario potremo osservare successivamente la Clotesse, il Seguret e il massiccio d’Ambin, a valle l’abitato di Oulx, il monte Fraiteve, l’abitato di Sestriere, il monte Banchetta e Sises, la Rognosa, Cima Bosco, il monte Furgon e Roc Boucher e punta Ciatagnera, il gruppo della Dormieuse, il Pic de Roche Brune, il Mont Gimont, e la Plane, l’abitato di Montgenevre dominato dal massiccio dello Chalvet….. tutto ciò in primo piano.

Scendere quindi verso la partenza dello skilift che collega la seggiovia al colle e proseguire a destra tra i due chalet più alti e isolati della borgata Sagnalonga Alta, sulla strada che corre parallela al crinale di cima Le Vert (di detriti minuti e dolci pendii) fino al I° bivio, e  qui proseguire a sinistra in direzione della Capanna Mautino; incomincia così la progressiva discesa che ci porterà , tra radi boschi di pini cembro alla tappa successiva. In alternativa si può raggiungere la capanna Mautino anche attraverso il tracciato Haute Trace des Escarton partendo dalla Rocca Remolon, a lato della partenza dello skilift per il Colle Bercia, costeggiando  i laghi Foiron, ma essendo in mezzo al bosco, questo percorso, se non battuto è più difficile da trovare.

La Capanna Mautino merita una sosta.

Posta a 2100 m, poco sopra il Lago Nero, la Capanna Mautino fu costruita nel 1920 dallo Ski Club Torino ed intitolata al Colonnello degli alpini Umberto Mautino, istruttore dei primi corsi militari di sci nel 1915. Da qui si sovrasta la conca del lago Nero, completamente sepolto di neve negli anni di abbondanti precipitazioni. Sopra il lago, sulla destra guardando il versante francese, una paretina di  rocce molto scure ci indica l’antica origine di questo luogo, si tratta di serpentiniti e sedimenti giurassico-cretacei sopraofiolititci della Tetide ligure, originatesi su un fondale marino; successivamente l’orogenesi alpina, dovute alla deriva della zolla africana verso quella europea, ha sollevato questi materiali portandoli a questa notevole altezza, poi l’azione erosiva degli agenti meteorici e dei ghiacciai quaternari ha modellato questa bella conca provocando l’avvallamento che ora ospita il Lago Nero. Oggi, anche questo lago è in fase di interramento (sicuramente accelerato dagli scarichi dell’alpeggio che lo sovrasta), e destinato come molti altri dei dintorni a trasformarsi presto in palude ed in seguito in torbiera

Lungo il percorso che ci porta verso valle, si trova la Cappella di Notre Dame des Graces et des Consolations che domina il Lago Nero sul portale della quale è fissata la riproduzione di un’antica pala lignea con elementi decorativi singolari, il cui originale si trova oggi  nella chiesa di Bousson; si tratta di una Madonna con Bambino, realizzati in rilievo su un pannello di tronco di pino cembro a superficie convessa nella quale i volti sono incoronati , e la corona della Vergine è amplificata da una serie di tre volute , i paramenti ricamati con arabeschi floreali in preponderanza gigliati di gran gusto,  e alla base della scultura è inciso un cartiglio con questa preghiera incompiuta:” Sainte Dame de Hermites devant Dieu pleines des merites faites que le Bon Dieu me soit”.

Dall’ingresso della  Cappella si gode di un ampio panorama sulla conca e sul monte Courbion  con la caratteristica cima a becco costituita in gran parte da serpentiniti particolarmente ricche di crisolito, l’amianto di serpentino.

Siamo ora nel bacino del Rio della Servierette, proseguiamo verso valle sulla strada militare per Bousson, spesso battuta dai gatti delle nevi, lungo la quale si possono osservare degli interessanti affioramenti di pietre verdi e di radiolariti.(violette)

Nel corso della discesa, se la neve è fresca è facile imbattersi in tracce degli abitanti di questo bosco, lepri, volpi, caprioli, galli forcelli, e ultimamente anche… lupi.

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